lunedì 30 novembre 2015

Storia della fotografia

Per conoscere la storia della fotografia, è opportuno cominciare parlando del Precinema. Come dice il nome stesso, il Precinema comprende le invenzioni che avvengono prima dell'introduzione del cinema: in ordine cronologico, Teatro d'ombre, Lanterna magica, Fantasmagoria, Scatole ottiche, Poliorama, Panorama e Diorama.
E' proprio da quest'ultima invenzione che abbiamo cominciato a parlare dei pionieri della fotografia.
Inizialmente in fu Niepce che, nel 1829, realizza la prima fotografia della storia utilizzando il bitume di Giudea (un materiale fotoindurente). Contemporaneamente a Parigi, Daguerre cerca una soluzione per fissare la realtà e quindi per facilitarsi il lavoro (era un famoso creatore di Diorami).
Grazie ad un incontro casuale, Daguerre e Niepce decidono di lavorare insieme allo scopo di fermare la realtà. La loro scoperta acquista valore solo dopo la morte di Niepce, quando Daguerre la propone con il nome di Dagherrotipo. Il 7 gennaio 1839 nasce ufficialmente la fotografia. 
Nello stesso periodo in Inghilterra anche Talbot lavora e riesce pienamente nell'intento di fotografare.
Infatti realizza immagini su carta a cui dà il nome di "photogenic drawings"(simili al nostro fotogramma) e le "mouse traps", piccole camere oscure portatili. Talbot si reca al Roal Institution di Londra dove propone le due idee, ma non vengono approvate. Nonosante ciò, persevera nella sua invenzione ottimizzandola e brevettando un altro apparecchio fotografico: il calotipo, grazie al quale crea il primo libro fotografico "The pencil of Nature".
Negli anni a venire altri studiosi, ottici e appassionati si dedicarono alla perfezionamento del Dagherroipo e del Calotipo, ma solo quest'ultimo continuerà ad essere usato.

Prima foto di Niepce
Niepce














Talbot
Photogenic drawings

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